biografia

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Maurizio, l’artista  che racconta la fiorentinità.

Maurizio Rufino nasce a Firenze il 4 agosto 1968 e fin da ragazzino gira per il suo quartiere scattando fotografie.

Lo fa perché gli piace ed è questo che esprimono i suoi primi scatti: un piacere. È il piacere e l’orgoglio di essere Fiorentino.

Non importa che questo sia stato espresso con la Voigtlander “imprestatagli” dalla nonna quando era “piccinino” o con la Nikon di oggi.

Tanti sono i nomi delle macchine da lui utilizzate nel corso del tempo, Polaroid, Fujica, Canon, Nikon, Lumix e ancora Nikon, ma dietro a quegli obiettivi c’è sempre stato l’occhio dell’innamorato corrisposto.

Sì, perché l’incontro tra Maurizio e la sua città è una magia che si realizza. È l’altra Firenze che appare, quella che si nega ai più e si rivela soltanto a coloro i quali  questa città la amano per davvero.

Scatti che da soli smentiscono le maldicenze di chi si limita a vedere Firenze come una vuota scenografia allestita soltanto per accogliere le orde barbariche dei turisti.
È un rapporto fatto di click e di amore che permette all’artista di realizzare una regia diversa.

In questo contesto la città si fa generosa e come d’incanto cessa le sue pose da cartolina: i monumenti, le Madonne con il Bambino e i Crocifissi posti in ogni canto di strada,  il vecchio ponte, così come lo stesso Arno svestono i panni da protagonista e si fanno cornice dell’altra storia.

Si apre allora la galleria dei personaggi, superfluo descriverli, poiché si narrano da soli.

Dietro ad ogni immagine c’è una storia diversa, ma un filo comune: l’essenza stessa di ciò che vuol significare fiorentinità.